lunedì 20 ottobre 2014

"C'E' LA CRISI"



Troppo spesso, ultimamente, la cronaca ci riporta casi di omicidi e suicidi dettati dalla crisi economica attuale, per una cartella esattoriale esorbitante, per un licenziamento, o per la chiusura della propria attività perchè non più sostenibile.
Al di là delle effettive condizioni economiche in cui può versare un individuo, la perdita del lavoro ha un'incidenza di tipo psicologico molto pesante, paragonabile ai sentimenti legati ad un lutto, sia  a livello di autostima che a livello familiare e sociale.
La rappresentazione di sè che ognuno di noi si costruisce è data anche dal ruolo lavorativo che ricopre, inteso come "immagine di sè che consente una corretta integrazione sociale". L'aspetto professionale è parte integrante della definizione della persona: sentirsi capaci di "saper fare qualcosa" che gli altri riconoscono ed apprezzano permette di avere considerazione di se stessi e di definirsi rispetto agli altri, attuando comportamenti equilibrati e di integrazione sociale.
Anche a livello familiare, specie nel caso sia l'uomo a perdere la propria occupazione, viene meno quell'immagine tradizionale del "padre di famiglia lavoratore", che (nel migliore dei casi!) si vede sostituito in questo ruolo dalla figura femminile. 
C'è perdita di autostima, incapacità di riconoscersi al di là del proprio ruolo lavorativo, ci sono vergogna, ansia e preoccupazione legate all'instabilità; ci sono alterazioni anche a livello psicosomatico, come insonnia, perdita di appetito...un complesso di condizioni che, se non affrontate per tempo, possono far scivolare lentamente verso una sintomatologia più strettamente di tipo depressivo.
Prima che questo accada, e che la morsa del disagio si faccia tanto stretta da compromettere il proprio equilibrio, lo Psicologo si può proporre come figura di riferimento per AFFIANCARE nella solitudine e nella difficoltà, per aiutare ad AFFRONTARE la situazione di crisi e per far EMERGERE LE RISORSE e le capacità che il soggetto non è più in grado di vedere in sè stesso.

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