giovedì 16 ottobre 2014

...UN "MARE" DI PSICOLOGI!

Sono tante le forme di aiuto psicologico che vengono offerte oggi, dalle diverse declinazioni cliniche alle nuove modalità di aiuto rese possibili dalla moderna tecnologia: consultazioni on-line, colloqui tramite web, possibilità di interrogare specialisti tramite e-mail rispetto alle proprie difficoltà...
Ci sono counselor, psicologi, psicoterapeuti, sedute di orientamento, di supporto, terapie di gruppo, psicoterapie, psicoanalisi...
Ugualmente la domanda di aiuto psicologico è sempre più variegata e multiforme, dettata da disagi personali e da problematiche che sembrano seguire l'accelerazione dei ritmi di vita, il susseguirsi continuo di "mode" e il rapido sviluppo della società: basta pensare alle nuove forme di dipendenze (internet, gioco compulsivo), ai suicidi per la crisi economica, al diffondersi dei disturbi alimentari legato alle mode e agli stili alimentari.
Da un lato si moltiplicano le scuole di psicologia e di specializzazione psicoterapeutica, dall'altro continuano ad evolversi e a migliorarsi strumenti diagnostici (come il DSM, strumento diagnostico per eccellenza) che cercano di "ordinare" e classificare i sintomi e i quadri di personalità.
Come muoversi in questo "mare"?
In effetti -ad oggi- ogni struttura, ospedale, ASL, centro d'ascolto, scuola, azienda, offre un supporto psicologico strettamente legato e specializzato all'ambiente in cui opera o ad una determinata patologia. 
Chi invece, come me, lavora "in proprio", può offrire il suo bagaglio di strumenti e capacità anche a tutti coloro che forse non riescono ad inquadrare il proprio disagio in termini specifici, direi "etichettabili", o che vivono come ingabbiati nella propria sofferenza: può essere un disturbo ben delineato (ad esempio, attacchi di panico, fobie, stati depressivi), può essere una difficoltà a gestire aspetti della propria vita quotidiana, può essere una sofferenza che sembra non alleviarsi mai, una difficoltà nelle relazioni. 
Il denominatore comune di tutte queste situazioni è l'impossibilità di vedere se stessi "diversamente", al di là e oltre la sofferenza, il non vedere vie d'uscita - ed è qui che l'intervento dello Psicologo si realizza, costruendo una relazione terapeutica con il paziente tale per cui, lavorando insieme,  quest'ultimo riesca ad accedere ad altri modi di vedersi e di viversi.




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